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  • Immagine del redattoreASS. VOLONTARI DEL FAITO

Brindisi di inizio anno e nuove funzioni per i volontari dell’ A.V.F.

Aggiornamento: 12 giu 2019

Vico Equense - Son passati 23 anni dall’ inizio ufficiale dell’ attività dell’ AVF, e qualcuno di più da quel lontano giorno d’ estate del 1996 quando un devastante incendio sul Monte Faito giunse a lambire case, alberghi e strutture terrorizzando gli abitanti e fece comprendere a Gennaro Cinque ed ai suoi amici che l’ attività di difesa del territorio deve partire in primis dalla popolazione, da una cultura diffusa per la preservazione del proprio habitat, e non può essere demandata ai soli professionisti, od a quelle associazioni lontane dalle realtà locali. Son seguiti anni di contrasti per la difesa del proprio ruolo, e tante battaglie vinte dall’ AVF, dagli avvistamenti alla pulizia dei sentieri, dalle giornate ecologiche all’ ausilio alla circolazione in occasione di eventi o circostanze eccezionali, che sono stati ricordati dal presidente in una breve e sentita cerimonia dove, tra componenti con i capelli ormai bianchi e giovani reclute, sono intervenuti anche le Autorità cittadine. Dopo la consegna degli attestati di qualificazione da parte del Presidente, l’ Assessore Andrea Buonocore ha portato i sentiti ringraziamenti del Comune per i sacrifici personali ed economici che affrontano i soci per la difesa morale e fisica del Territorio, mentre il comandante Ferdinando De Martino ha rivolto all’ AVF gli apprezzamenti del Corpo di Vigilanza e della Protezione Civile per il costante e proficuo affiancamento delle attività istituzionali. Sofisticato, ma estremamente stimolante, il messaggio del Sindaco Benedetto Migliaccio che ha chiamato i volontari del Faito ad essere pronti ad una nuova impresa: oltre che continuare a difendere il Territorio, contribuire alla conoscenza e diffusione della Cultura Paesaggistica ed Ambientale di Vico Equense, partecipando attivamente alla sua prossima “musealizzazione”, e quindi documentando - come solo loro possono fare - le singolarità botaniche, florifaunistiche e geomorfologiche presenti, i ghiacciai, i sentieri, le sorgenti, le grotte, le tradizioni culturali e religiose, gli antichi mestieri della Montagna di Vico Equense che andranno a formare il materiale vivente del prossimo Museo di Città. Un brindisi augurale, ed un arrivederci a presto ha definito la breve ma significativa cerimonia. Fonte : Vico Equense On Line 05/01/2016






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